In estate si passa tanto tempo all'aria aperta. Prati e boschi sono un perfetto habitat anche per alcuni animaletti poco simpatici come le zecche.
Le zecche sono insetti piuttosto comuni in Italia, complice anche una serie di cambiamenti nell'ecosistema degli ultimi decenni che ne hanno aumentato la diffusione. Vivono tra l’erba, gli alberi, gli arbusti e i residui di foglie, e sono attratte dagli esseri umani e dai loro animali domestici.

In buona parte dei casi i morsi di questo insetto non causano sintomi evidenti e sono per lo più innocui. Tuttavia, le zecche possono anche causare reazioni allergiche e, in certi casi, trasmettere agli esseri umani e agli animali domestici delle patologie pericolose come il morbo di Lyme.
La malattia di Lyme è un'antropozoonosi dovuta allo spirochete Borrelia burgdoferi (del quale la zecca infetta fa da vettore all'uomo e agli animali domestici) che parassita mammiferi selvatici e uccelli (cervi, procioni, scoiattoli, ricci e piccoli roditori).
La manifestazione caratteristica della malattia nell'uomo è un eritema cutaneo che compare 3-30 giorni dopo il morso di zecca cominciando come una macula rossa che si espande dopo giorni o settimane con eventuale schiarimento centrale. L'eritema è accompagnato da sintomi simil-influenzali come emicrania, linfoadenopatia etc etc. La diagnosi è difficile perchè le persone non ricunducono segni come febbre, mal di testa, rash e dolori muscolari al morso di zecca. Se non trattato adeguatamente però, il morbo di Lyme può portare in qualche settimana a lesioni cuaneee secondarie, dolori muscolo-scheletrici, dolore articolare e coinvolgimento neurologico e cardiaco. La malattia in fase avanzata (mesi o anni dalla contrazione del'infezione) può poi manifestare artrite cronica o compromissioni neurologiche di tipo cronico. La diagnosi è quindi effettuata mendiante l'esame del sangue e il trattamento con antibiotici, se tempestivo, ha successo nella maggior parte dei casi.
Insomma, meglio prevenire, imparando a riconoscere cosa sono le zecche, quali sono i sintomi delle malattie che sono trasmesse dalle zecche e cosa fare se una zecca vi morde.

Come riconoscerle
Possono avere dimensioni che vanno dalla punta di una penna alla gomma di una matita. Appartengono alla stessa famiglia dei ragni e infatti hanno 8 zampe. Il loro colore varia a seconda della specie di zecca: dal marrone al nero, anche se spesso sono marrone rossastro.

Dove mordono di solito
Le zecche possono arrivare all'uomo tramite piedi, mani gambe e testa ma preferiscono le zone calde e umide del corpo. Quindi, una volta sul nostro corpo, è probabile che la zecca si sposti verso ascelle, inguine o capelli. Quando sono in un punto desiderabile, mordono la pelle e iniziano a drenare il sangue.
Le zecche rimangono poi attaccate al corpo. Dopo un periodo di massimo 10 giorni di prelievo di sangue, una zecca si gonfia, si stacca e cade.

Quali sono i sintomi di una puntura di zecca
Abbiamo già descritto i
segnali 
delle malattie trasmesse da zecche infette.
Nel caso invece di allergia ai morsi di zecca, possono presentarsi sintomi come:
  • dolore o gonfiore nel luogo del morso
  • eruzione cutanea
  • bruciore nel luogo del morso
  • vesciche
  • difficoltà a respirare
Come riconoscere il morso di zecca
Sono spesso facili da identificare, considerato che l’insetto può rimanere attaccato alla pelle per un massimo di dieci giorni dopo il primo morso che in genere è singolo.
È comunque sempre bene consultare il medico il più presto possibile dopo una puntura di zecca, anche se non si hanno sintomi, al fine di comprendere come intercettare eventuali complicazioni.
Se in qualsiasi momento iniziate a manifestare sintomi insoliti come febbre, eruzione cutanea o dolori articolari dopo una puntura di zecca, è naturalmente fondamentale ricercare immediatamente le cure mediche, e condividere con il proprio medico il fatto che una zecca vi abbia morso di recente.

Come estrarre una zecca
Abbiamo già detto in precedenza che le zecche si nutrono del sangue dell’ospite e tenderanno a stare attaccate per parecchi giorni prima di avere completato il loro pasto. È quindi sconsigliabile attendere che si stacchino da sole.
  • Evitare i rimedi casalinghi con olio e calore
  • Utilizzare una pinzetta (ne esistono anche di apposite): afferrare la zecca il più possibile vicino ala cute per evitare di romperne il rostro. Attenzione, non fare presa sul corpo dell’insetto per evitare che vi sia flusso di materiale dall’interno della zecca al nostro sangue.
  • Estrarre il parassita tirando verso l’alto applicando una forza costante.
  • Se il rostro dovesse rompersi vedremo un puntino nero sulla pelle e dovremo cercare di rimuovere anche quello
  • Uccidere la zecca immergendola in alcool o bruciandola ma non schiacciarla mai con le mani.
  • Disinfettare la cute con un disinfettante trasparente
In caso di comparsa di reazioni anomale nei giorni seguenti al morso contattare immediatamente il medico.

Insomma, prevenire è meglio che curare. Quindi, ricordate, in caso di passeggiate all'aperto sarebbe buona norma:
  • indossare scarpe chiuse, camicie a maniche lunghe, pantaloni lunghi e calzettoni che coprano la caviglia
  • indossare abiti color pastello che consentano di individuare facilmente le zecche
  • tenere i capelli lunghi raccolti o tirati indietro in un cappello
  • non sedersi sull’erba
  • a fine giornata controllare che sul corpo e su quello dei bambini non ci siano zecche
  • lavare tutti gli abiti prima di lasciare luoghi infestati dalle zecche e lavare la testa e il corpo dei bambini al fine di eliminare qualche zecca nascosta.
  • per allontanare le zecche possono essere utili i repellenti per insetti contenenti DEET (N, N-dietil-meta-toluamide), ricordandosi che ne è sconsigliato l’uso nei bambini. Il DEET può essere usato anche su vestiti e scarpe.


Fonti: inran.it
          Lupi E. - Attenti alle zecche