Bruciore di stomaco, acidità e reflusso

 

Prevenzione e rimedi

I disturbi legati allo stomaco, come acidità e reflusso, colpiscono il 70% della popolazione nei paesi industrializzati.
Lo stomaco ha la funzione di ricevere cibo, digerirlo ed impedire che microorganismi potenzialmente nocivi giungano ad essere assorbiti dall'intestino con il rischio di causare infezioni.
Per svolgere il suo compito, lo stomaco produce enzimi digestivi e sostanze acide che mantengono il pH ad un livello ottimale. Si tratta quindi di un ambiente aggressivo e, per proteggersi, lo stomaco produce muco e altre sostanze protettive.
Quando questo equilibrio non funziona bene ecco che si presentano le suddette problematiche. Scorrette abitudini alimentari, fumo, alcuni farmaci possono essere la causa di questa alterazione. Ne conseguono quindi bruciore, iperacidità e  risalita del contenuto gastrico lungo l'esofago che, a differenza dello stomaco, non produce difese e quindi si manifesta il dolore.

Il bruciore di stomaco è una sensazione dolorosa a livello dello sterno che può diffondersi lungo il tratto superiore e che a volte è accompagnata da nausea, crampi senso di pesantezza e gonfiore.

L'iperacidità è dovuta ad un'eccessiva acidità o da un'iperproduzione di succhi gastrici. I sintomi sono bruciore intenso, dolore al termine della digestione che è alleviato da nuova ingestione di cibo.

Il reflusso gastroesofageo consiste in una risalita del contenuto acido dello stomaco lungo l'esofago. Alla sua origine possono esserci varie alterazioni tra cui malfunzionamento del cardias, ernia iatale, infezione da Helicobacter pylori.
Ulteriori fattori di rischio sono obesità, gravidanza, sedentarietà, alcolici, fumo e stress.
Il reflusso si caratterizza per la presenza di sapore amaro in bocca, bruciore, dolore retrosternale e male alla gola. Talvolta può conferire un quadro simile ad asma e tosse.

Esistono alcune buone abitudini per ridurre il bruciore e la comparsa di episodi di reflusso:
  • fare piccoli pasti
  • mangiare a orari regolari
  • masticare lentamente e a lungo
  • prediligere un'alimentazione leggera  e poco elaborata
  • lasciar trascorrere due o tre ore dalla cena prima di coricarsi
  • limitare i cibi ricchi di grassi e difficili da digerire come fritture e pietanze speziate o piccanti
  • evitare bevande alcoliche, gassate, caffè, tè, cioccolato, menta, succhi di agrumi e pomodoro
  • ridurre il consumo di chewing-gum (stimolazione della secrezione gastrica)

In aggiunta alla prevenzione possono venire in aiuto alcuni rimedi naturali.
Malva e Boswellia hanno un'azione antinfiammatoria ed esercitano un effetto protettivo e lenitivo sulla mucosa. Il gel di aloe vera crea un film protettivo e ripristina lo strato di muco che ricopre lo stomaco e lo protegge dai succhi gastrici. Melissa e camomilla hanno un effetto calmante e rilassante sulla muscolatura, riducendo dolore e crampi. Rutina, pompelmo e centella favoriscono il ripristino delle condizioni fisiologiche ottimali della mucosa gastrica.
Questi principi vegetali si trovano in varie formulazioni, soprattutto tisane e compresse (orosolubili o deglutibili) da assumersi prima o dopo il pasto a seconda delle necessità.

Bibliografia:
Inran - Reflusso gastroesofageo
Dr Rigo C. - Bruciore, acidità e reflusso